Un libro in equilibrio tra il fantasy storico e l’urban, dove l’elemento fantasy è poco invasivo ma importante per la storia. Il libro mi è piaciuto molto e sono contenta di averlo scelto come prima lettura dell’anno.
I principali punti forti sono i dialoghi e il ritmo che è sempre alto e mai noioso. In particolare mi è piaciuto come nelle prime pagine viene presentata la protagonista, Gwen: si scopre senza giri di parole chi è, cosa fa, il suo temperamento e come viene considerata dalle persone che la circondano. L’immersione nel romanzo è quindi immediata e ci spinge a continuare per saperne subito di più su di lei.
Mi piace quando un personaggio costringe il lettore a “parlargli direttamente”. Gwen ci farà penare prima di svelarci qualcosa sul suo segreto e vi ritroverete a dirle “dai rispondi, dai rispondi” in continuazione.
Ho apprezzato che non siano indicati in modo esplicito dei luoghi o un’epoca precisi che tuttavia sono intuibili dalle descrizioni molto chiare degli ambienti e da come interagiscono tra loro i personaggi.
Sul finale mi è piaciuto come in questo volume l’autrice abbia chiuso il cerchio sulla storia principale, il segreto di Gwen, ma abbia comunque lasciato alcuni spiragli per un possibile episodio successivo.
Menzione speciale per per la cover: adoro l’affiancamento di sfumature rosse e blu e l’immagine rispecchia a pieno come viene descritta la protagonista.
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Nello stile c’è, a mio parere personale, qualche avverbio di troppo che penalizza alcune frasi ma non la bontà della storia.
Lo consiglio a chi desidera una lettura ritmata e a chi preferisce i fantasy low magic o pensa di approcciarsi al genere.
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