In bilico tra urban fantasy, horror e poliziesco, la commistione di generi di Revenhunt funziona bene e accompagna il lettore tra le ombre distorte dell’animo umano.
I temi sono impegnativi, si parla di violenza, ricerca del potere, di sette invischianti e di dar corso a una vendetta covata per anni a qualsiasi costo. Il linguaggio crudo e diretto rende tutto molto realistico.
La prima metà del libro mi è piaciuta particolarmente, è quella dove ho sentito di più la suspance e un crescente senso di inquietudine che mi ha spinto ad andare avanti di continuo per scoprire cosa sarebbe successo. Nella seconda metà invece predomina un’atmosfera onirica mista a elementi horror.
Lo stile dell’autore è un punto forte: particolareggiato e curioso, in alcune frasi ci sono giri di parole e dettagli scelti per descrivere le situazioni davvero insoliti. Una piacevole sorpresa.
L’unica cosa che mi ha dato un po’ fastidio all’inizio, una cosa solo “di forma”, è l’uso molto frequente del corsivo.
bonus track: la colonna sonora che accompagna ogni capitolo.
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